
Il progetto ha permesso, grazie al cofinanziamento dell’Unione europea nell’ambito del
programma Life, di realizzare 3 sperimentazioni – in 2 aree industriali in Emilia-Romagna e nell’impianto produttivo di Carlsberg Italia in Lombardia – e di sviluppare un’applicazione web gratuita, attraverso cui le imprese possono valutare autonomamente le loro vulnerabilità e pianificare gli interventi di mitigazione. I risultati del progetto Iris sono stati presentati nella conferenza “Cambiamenti climatici, territorio e industria”, di martedì 26 febbraio a Bologna a cui ha partecipato BioMethER.
Le sperimentazioni in Emilia-Romagna - L’area industriale di Bomporto (Modena) ospita 72 aziende su una superficie di 80 ettari ed è esposta principalmente a trombe d’aria, ondate di calore e precipitazioni intense con possibili esondazioni. L'analisi di rischio realizzata nell'ambito del progetto ha permesso di definire un piano di adattamento ai cambiamenti climatici per un investimento superiore a 2 milioni di euro. Tra le azioni previste: la realizzazione di un Infopoint per le aziende; la trasformazione a verde di spazi inutilizzati per migliorare il comfort termico dell’area e fornire una schermatura in caso di trombe d’aria; la sostituzione delle coperture dei capannoni con materiali freddi; pavimentazioni drenanti, giardini della pioggia e bacini inondabili per intercettare, stoccare e depurare l’acqua piovana.
La sperimentazione nell’area industriale di San Giovanni di Ostellato (Ferrara), con 120 ettari di superficie e 24 imprese con circa 650 addetti, è uno dei comparti produttivi più estesi della provincia di Ferrara. Trombe d’aria e ondate di calore sono i fattori di rischio climatico principali.
Le azioni di adattamento, per un investimento superiore a 2 milioni di euro, riguardano: formazione alle aziende sui temi della resilienza urbana e delle tecnologie green; elaborazione di un programma di gestione delle aree a verde per la mitigazione delle ondate di calore; realizzazione lungo il confine dell’area di interventi di protezione dall’esondazione di fiumi e canali; piantumazione di alberi per creare nuove zone d’ombra e proteggere parzialmente dalle trombe d’aria; utilizzo di materiali freddi per contrastare il surriscaldamento degli edifici.
Per maggiori informazioni: http://www.lifeiris.eu/
0 commenti:
Posta un commento